Vürsù, ovvero “voluto” nella tipica accezione piemontese, la dice lunga sulla storia della famiglia Rivetti, partita nel 1977 a Castagnole Lanze con la produzione di Moscato, ma poi sempre più convinta di voler affiancare grandi rossi alla gamma di vini aziendali. Il Barbaresco Vigneto Gallin...
Vürsù, ovvero “voluto” nella tipica accezione piemontese, la dice lunga sulla storia della famiglia Rivetti, partita nel 1977 a Castagnole Lanze con la produzione di Moscato, ma poi sempre più convinta di voler affiancare grandi rossi alla gamma di vini aziendali. Il Barbaresco Vigneto Gallina nasce nel 1995, simboleggiato da un rinoceronte, a dispetto del nome del cru, uno dei più pregiati del comune di Neive. Questa è dunque la seconda annata che esce dalla cantina, oggi ha 18 anni di vita, un tempo abbastanza lungo per verificarne la tenuta. Ovviamente, anche in questo caso, la bottiglia è stata conservata sempre in cantina a temperatura di 12-13°. E’ giusto sottolineare che si tratta di un’annata interlocutoria, la 1996 è stata molto difficile da inquadrare, caratterizzata soprattutto da una forte variabilità nell’evoluzione; intendiamoci, buona parte dei Barolo e Barbaresco provenienti da questo millesimo hanno dimostrato longevità, ma il processo di cambiamento di stato da un anno all’altro, anzi, direi da un mese all’altro, è stato in alcuni casi davvero particolare. Così ci si è trovati, in una fase di fronte a vini improvvisamente chiusi, difficili, addirittura con apparenti cedimenti; gli stessi vini, degustati qualche tempo dopo, dimostravano un carattere del tutto diverso e per nulla in fase discendente.
Quando nel 1977 Giuseppe Rivetti ed i suoi figli iniziarono a produrre Moscato d'Asti, non avrebbero mai immaginato che un giorno LA SPINETTA avrebbe unito il Piemonte alla Toscana.
Oggi infatti l'azienda è composta da 4 aziende, tre in Piemonte ed una in Toscana. Ci sono ... [Continua a leggere]